sabato 9 febbraio 2013
venerdì 8 febbraio 2013
In Australia il tribunale assolve una capra. Ahahahah!! assurdo ma vero.
In Australia il tribunale ha assolto una capra che era stata accusata di avere mangiato dei fiori in un museo. Proprio così, una capra. Una notizia che probabilmente non ha pari in Australia stessa e anche in tutto il mondo. È la prima volta che la giustizia australiana si pronuncia su una capra e nel resto del mondo non si hanno notizie simili. La capra dovrà ringraziare il suo avvocato che l’ha fatta scagionare.
Vediamo i fatti.
La polizia aveva fermato appunto una capra il 22 Agosto a Sydney mentre stava mangiando dei fiori fuori del Museo di arte contemporanea. La capra si chiama Gary e appartiene a Jim Dezarnaul, un noto molto comico in Australia con il nome Jimbo Bazoobi. L’uomo è stato multato
Il giudice Carolyn Barkell fatto cadere la multa per l’uomo spiegando che non c’erano prove del fatto che avesse portato la capra nel giardino con l’intenzione di farla mangiare. La multa non può essere quindi applicata. L’animale è stato quindi l’imputato con l’avvocato Paul McGirr che ha affermato che la polizia aveva sbagliato nel fare la multa. Infatti, secondo l’avvocato il soggetto da multare era la capra e non l’uomo. È stata la capra a mangiare i fiori e non il suo proprietario. La capra Gary e quindi la colpevole, ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
Vediamo i fatti.
La polizia aveva fermato appunto una capra il 22 Agosto a Sydney mentre stava mangiando dei fiori fuori del Museo di arte contemporanea. La capra si chiama Gary e appartiene a Jim Dezarnaul, un noto molto comico in Australia con il nome Jimbo Bazoobi. L’uomo è stato multato
Il giudice Carolyn Barkell fatto cadere la multa per l’uomo spiegando che non c’erano prove del fatto che avesse portato la capra nel giardino con l’intenzione di farla mangiare. La multa non può essere quindi applicata. L’animale è stato quindi l’imputato con l’avvocato Paul McGirr che ha affermato che la polizia aveva sbagliato nel fare la multa. Infatti, secondo l’avvocato il soggetto da multare era la capra e non l’uomo. È stata la capra a mangiare i fiori e non il suo proprietario. La capra Gary e quindi la colpevole, ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
martedì 5 febbraio 2013
Caduto dal balcone in vacanza torna a casa con un pezzo di cranio in valigia
Incredibile da vero. C’è dell’assurdo nella storia accaduta realmente a Lee Charie, trentaduenne britannico. Mentre stava trascorrendo una vacanza in Thailandia, l’uomo è caduto da un balcone (altezza 7 metri e mezzo). Al suo risveglio in ospedale, l’uomo non ricordava nulla di quanto incredibilmente accadutogli. I medici gli hanno spiegato che il volo occorsogli ha costretto loro ad asportare un pezzo di calotta cranica per diminuire la pressione sul cervello.
Rimettere la testa a posto
Dopo un mese e mezzo trascorso in ospedale, l’uomo ha fatto rientro in Gran Bretagna con lo strano ‘souvenir’ in valigia: la parte mancante del suo teschio, ben conservata in un involucro di polistirolo.
Ora la sua speranza è che in patria i chirurgi siano in grado di ricostruirla.
Alcune foto di Lee, dimostrano chiaramente che gli manca una parte di cervello.
Ancora oggi l’uomo è ricoverato, poiché sottoposto quotidianamente a fisioterapia, esami medici, nonché alla terapia del dolore. Intanto, i chirurghi sono all’opera per provare ad elaborare un modo per ricostruire la sua calotta cranica. L’idea sarebbe quella di utilizzare l’osso in modo da realizzare uno ‘stampo’ in titanio della parte mancante, riuscendo così a completare la parte mancante del malcapitato Lee
Fonte: Aciclico Rimettere la testa a posto
Dopo un mese e mezzo trascorso in ospedale, l’uomo ha fatto rientro in Gran Bretagna con lo strano ‘souvenir’ in valigia: la parte mancante del suo teschio, ben conservata in un involucro di polistirolo.
Ora la sua speranza è che in patria i chirurgi siano in grado di ricostruirla.
Alcune foto di Lee, dimostrano chiaramente che gli manca una parte di cervello.
Ancora oggi l’uomo è ricoverato, poiché sottoposto quotidianamente a fisioterapia, esami medici, nonché alla terapia del dolore. Intanto, i chirurghi sono all’opera per provare ad elaborare un modo per ricostruire la sua calotta cranica. L’idea sarebbe quella di utilizzare l’osso in modo da realizzare uno ‘stampo’ in titanio della parte mancante, riuscendo così a completare la parte mancante del malcapitato Lee
domenica 3 febbraio 2013
Ha la febbre, mette la bimba in freezer
OTTAWA - La bambina di 10 mesi della sua fidanzata ha la febbre. Lui non
riesce a farla abbassare e non trova di meglio che mettere la piccola
nel congelatore
Derrick Hardy, 21 anni, ora deve
rispondere di maltrattamenti su minore e negligenza, la piccola per
fortuna è stata salvata dalla madre che, come riporta l'ente
radiotelevisivo canadese, l'ha trovata in maglietta tra i cubetti di
ghiaccio e gli hamburger congelati.
NON COLPEVOLE - Hardy si è difeso dicendo che comunque aveva lasciato aperto lo sportello del freezer, ma la mamma della piccola ha riferito di averlo trovato chiuso. L'uomo, che ha ammesso di non avere pratica di infanti ammalati, in tribunale si è dichiarato non colpevole e ha riferito che la piccola è rimasta nel congelatore solo per una quarantina di secondi e l'ha messa solo dopo averle appoggiato una pezza bagnata sul viso per far scendere la temperatura, ma senza ottenere risultati. Poi l'ha portata fuori casa di notte all'aria aperta, ha pensato anche di farle fare un bagno fredda, ma ha rinunciato per timore che potesse affogare. Alla fine ha trovato la soluzione più brillante: il congelatore. Un medico ha detto che la madre ha trovato la piccola «piangente, singhiozzante e terrorizzata». La bambina è stata subito portata in ospedale dove è rimasta alcuni giorni per curare le bruciature di primo e secondo grado causate dal ghiaccio sulla pelle delicata. La piccola è stata poi affidta alla nonna materna.
NON COLPEVOLE - Hardy si è difeso dicendo che comunque aveva lasciato aperto lo sportello del freezer, ma la mamma della piccola ha riferito di averlo trovato chiuso. L'uomo, che ha ammesso di non avere pratica di infanti ammalati, in tribunale si è dichiarato non colpevole e ha riferito che la piccola è rimasta nel congelatore solo per una quarantina di secondi e l'ha messa solo dopo averle appoggiato una pezza bagnata sul viso per far scendere la temperatura, ma senza ottenere risultati. Poi l'ha portata fuori casa di notte all'aria aperta, ha pensato anche di farle fare un bagno fredda, ma ha rinunciato per timore che potesse affogare. Alla fine ha trovato la soluzione più brillante: il congelatore. Un medico ha detto che la madre ha trovato la piccola «piangente, singhiozzante e terrorizzata». La bambina è stata subito portata in ospedale dove è rimasta alcuni giorni per curare le bruciature di primo e secondo grado causate dal ghiaccio sulla pelle delicata. La piccola è stata poi affidta alla nonna materna.
Jelena, la bambina calamita
Jelena Momcilov, 10 anni, è un piccola bambina Serba con una stranissima capacità. Le sue mani sono in grado di attrarre gli oggetti metallici. I medici non si spiegano come possa essere possibile che le sue mani siano magnetiche. La bambina proveniente dal villaggio Serbo di Zeljusa, ha scoperto le sue capacità 5 anni fa. I suoi familiari sono convinti che la piccola Jelena abbia una sorta di potere bio-magnetico.
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