martedì 30 aprile 2013

SI CHIAMA SASHA, L'EROE DEI CANI RANDAGI: LI SALVA E LI STERILIZZA. "NE HA PIÙ DI 400"


Salva 400 cani dalla strada e riesce a farli convivere in pace. Si chiama Sasha Pejčić l'eroe del momento degli animalisti serbi, che da qualche anno si dedica alla raccolta, alla sterilizzazione, alla cura di tutti i cani randagi che incontra sulla sua strada. Grazie al carisma che esercita sugli animali, Sasha riesce a farli convivere tutti in pace, senza mai una baruffa, e quando si muove nell'ambiente in cui vengono custoditi liberi, un vecchio maneggio nella città di Nis, le 400 bestiole lo seguono in massa come uno sciame surreale.
Tuttavia, il paradiso del generoso signore serbo potrebbe avere presto fine: le cifre per il sostentamento dei cani sono diventate così ingenti da non riuscire più a garantire tutto ciò di cui hanno bisogno, nemmeno con l'aiuto dell'associazione austriaca che lo ha sostenuto fino a oggi, e che per la prima volta ha dovuto lanciare una raccolta fondi dal sito.

 

ATTORE ARABO ESPULSO DAL SUO PAESE PERCHÈ TROPPO BELLO: "DISTRAE LE DONNE"


Cacciato dal Paese perché troppo bello da distrarre le donne saudite". Protagonista di questa incredibile storia è il fotografo di moda e attore di Dubai Omar Borkan al Gala, espulso dall'Arabia Saudita insieme ad altri due suoi connazionali degli Emirati Arabi Uniti con l'accusa di essere "troppo affascinanti", tanto da indurre in "tentazione le donne".
I tre stavano partecipando a un festival culturale a Riad a inizio di aprile quando - stando a quanto scrive il quotidiano 'Arabian business' - sono stati allontanati con la forza dalla polizia.
Le autorità religiose saudite li avevano infatti riconosciuti 'colpevoli' di "essere troppo belli da fare innamorare le donne".
Subito dopo la pubblicazione della notizia da parte dei principali quotidiani internazionali, è iniziata una vera e propria corsa ai tre "belli da far girare la testa", fino a quando non si è scoperto che uno dei tre era proprio il giovane fotografo e attore Omar Borkan al Gala, che sulla sua pagina Facebook aveva parlato della sua incredibile esperienza ricevendo sostegno da molti ammiratori.


NELLO ZOO DI TOKYO NATI 4 RARISSIMI CUCCIOLI DI TIGRE BIANCA


Quattro cuccioli di tigre bianca, tre maschi e una femmina, sono nati il 16 marzo scorso nello zoo di Parco Tobu a Miyashiro, in Giappone. Si tratta della prima nascita di esemplari di tigre bianca in questo zoo. I cuccioli faranno la loro prima apparizione pubblica il 2 maggio. La tigre bianca è una specie protetta. Sono circa 200 gli esemplari in tutto il mondo, mentre in Giappone se ne contano na ventina.




sabato 27 aprile 2013

TROVATO BENZENE NELLE RICARICHE DELLE SIGARETTE ELETTRONICHE CINESI



Benzene nelle ricariche per le sigarette elettroniche nonchè nicotina nei prodotti commercializzati come «nicotina zero». È quanto emerso dalle analisi disposte dal pm Raffaele Guariniello che da alcuni mesi ha un fascicolo aperto sul prodotto. La perizia tecnica fatta sulle ricariche cinesi per sigarette elettroniche sequestrate qualche tempo fa da carabinieri del Nas di Torino, è stata eseguita dagli esperti dell'Università di Torino.
Secondo i risultati delle analisi ci sarebbero livelli significativi e preoccupanti di benzene nei liquidi delle ricariche. Inoltre mentre i livelli di nicotina sarebbero in media inferiori a quelli dichiarati nelle ricariche per le sigarette in cui è prevista, tracce di nicotina sono state riscontrate anche in quelle che, come da dicitura sul pacchetto, non dovrebbero contenerne. Il magistrato ha provveduto a comunicare i risultati delle analisi al ministero della Salute.

A SUBIACO VICINO ROMA: UOMO NASCONDE IL CADAVERE DEL PADRE PER RISCUOTERE 1.400 € DI PENSIONE


Teneva nascosto il cadavere del padre, murato in una stanza, per continuare a riscuotere la sua pensione. Un genitore che da morto gli fruttava 1.400 euro al mese. È durato due anni l'orrore nascosto tra le pareti di una casa a Subiaco, vicino Roma, dove un disoccupato di 44 anni aveva occultato il corpo del padre, in passato tipografo del Vaticano, per continuare ad incassare la sua pensione. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Tivoli e Subiaco, durante una serie di controlli antidroga. L’uomo di 44 anni aveva precedenti per stupefacenti e problemi di droga, fino a quattro o cinque anni fa aveva abitato con il padre in zona San Pietro a Roma, vista la professione del padre. Poi si erano trasferiti in una casetta a due piani nella contrada La Maina, a pochi chilometri dalla Capitale. A 83 anni, nell'agosto del 2011, il padre è morto. Ma il 44/enne, senza lavoro e tormentato dalla dipendenza dalla droga, non accettava l'idea di poter finire sul lastrico. E allora ha deciso di fingere, per l'Inps, che il padre continuasse a vivere. Agli altri avrebbe detto che il padre era molto malato.
Il cadavere era avvolto il cadavere con del nastro adesivo, come se fosse una mummia. Poi ha adagiato il corpo seduto, vicino ad una parete della camera da letto al secondo piano, su una specie di mansarda, e l'ha murato con mattoni e cemento creando una sorta di doppio muro a forma di 'L'. Ma la stanza doveva essere chiusa ermeticamente e non avrebbe dovuto uscire neppure uno spiffero, per questo ha sigillato la porta con del silicone. E ogni sera il 44/enne riposava in un'altra camera da letto proprio di fronte a quella sorta di tomba nascosta, che aveva creato pur di riuscire ancora ad incassare 1.400 euro al mese. Quando oggi i carabinieri sono entrati in casa sua per un controllo, l'uomo ha cercato di mettere in scena il solito copione. «Sta riposando, è malato, non bisogna disturbarlo», diceva ai militari insospettiti. Dopo qualche minuto ha ceduto e ha confessato in lacrime. Sulla mansarda, al piano di sopra, il padre era avvolto nel nastro adesivo e murato da almeno un paio d'anni. L'uomo è stato fermato ed è indagato per occultamento di cadavere, ma l'ipotesi di un omicidio non è ancora del tutto escluso. Quando sono stati contattati dai carabinieri, i due fratelli del 44/enne erano sotto choc. Pare che da tempo non avessero più rapporti con il padre ed il fratello. Tra di loro forse non correva buon sangue. Ora si aspettano gli esiti dall'autopsia sul corpo del pensionato, per stabilire le cause della sua morte e capire se, ad essere nascosto, ci sia stato anche un gesto violento.

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