A Hong Kong un uomo ha tentato di suicidarsi infilandosi un grosso
cetriolo nel sedere. L’harakiri era il metodo utilizzato per il suicidio
dai samurai giapponesi, che utilizzavano però la spada per togliersi la
vita anziché una verdura. L'anziano è stato trovato dalla figlia in un
lago di sangue ed è stato subito accompagnato in ospedale: secondo i
medici che lo hanno visitato lo strappo del tessuto anale non era così
grave da mettere a repentaglio la vita dell’aspirante suicida.
domenica 3 febbraio 2013
Finge la propria morte per riuscire a disdire il contratto telefonico..ahahahahah!! assurdo!!
Le promozioni telefoniche, specie quelle che danno in dotazione un cellulare di ultima generazione all’utente, hanno spesso un lato negativo: impegnano chi le sottoscrive per un tempo piuttosto lungo. Mesi e mesi che possono diventare esasperanti se le cose non funzionano nel migliore dei modi, perché può essere molto difficile disdire il contratto.
Ne sa qualcosa l’americano Corey Taylor che era un abbonato deluso da Verizon Wireless, con il quale aveva problemi di segnale e malfunzionamenti del telefono che gli era stato dato in dotazione. Ma disdire il contratto sembrava difficile: quando ha scoperto che avrebbe dovuto pagare 175$ per essere finalmente “libero” ha deciso di ricorrere ad un’altra strada: fingere la propria morte.
Ha fatto spedire ad un amico un finto certificato di morte, e pensava di essersela cavata, ma all’operatore telefonico è bastato poco per scoprire la simulazione.
“Alla fine ho dovuto pagare, ma sono sicuro di avere mandato un messaggio chiaro di quanto la gente detesti essere vincolata ad un telefono che non funziona”, racconta Taylor.
Phil Doriot, consulente di marketing, aggiunge: “Tentativi così disperati mostrano che gli operatori telefonici hanno fallito nell’accontentare le esigenze del mercato.
sabato 2 febbraio 2013
Lo scalda pene in lana fa la fortuna di una sarta croata
Una sarta croata che si è messa a produrre una serie di scalda pene in lana è praticamente diventata ricca grazie a questo oggetto, interamente fatto a mano e su misura. Lo scalda pene fa parte di un'antica tradizione croata che vedeva pastori e cavalieri usare questi ''indumenti intimi" per difendersi dal freddo pungente. La sua idea ha avuto un'eco internazionale tanto che non riesce più a stare dietro agli ordini. Radmila ha detto di volerne regalare uno anche al Presidente Barack Obama.
Donna beve la sua pipì da quattro anni: "Sa di champagne" ahahahah!! da non credere
Carrie da quattro anni beve quotidianamente la sua urina, tutta quella che produce. Ha raccontato di avere assaggiato la sua pipì per caso e poi deciso di continuare. Con la pipì si lava anche i denti, la utilizza come lozione per il corpo e con un beccuccio la inserisce anche negli occhi. Per chi volesse provare Carrie ha dato anche qualche dettaglio sul sapore: "A volte è salato, ma il gusto in genere sa di champagne".
Asilo mette una tariffa sugli abbracci ai bambini da parte delle maestre
Volete che vostro figlio sia coccolato? Pagate. Un asilo ha
introdotto un supplemento di costo per un servizio “aggiuntivo”: gli abbracci
delle maestre ai bambini. Facili da immaginare le vibranti proteste dei
genitori, secondo i quali non è giusto che vi sia un trattamento diversificato
tra i piccoli, tanto più che il servizio è pubblicizzato dicendo che gli
abbracci sono importanti per mettere di buon umore i bambini, e ne aumenta la
fiducia in sé stessi.
I genitori dei bambini iscritti ad un asilo di Yangzhou, nell’est della
Cina, si sono non poco irritati quando hanno ricevuto una comunicazione della scuola
che chiedeva loro di pagare una tariffa aggiuntiva di 80 yuan (circa 10 euro)
al mese se volevano che le maestre abbracciassero i loro figli, in particolare
all’arrivo e all’uscita da scuola.
Rabbia che non ha fatto che aumentare quando i responsabili della scuola
hanno spiegato che il loro era un esperimento per dimostrare gli effetti degli
abbracci sull’autostima, felicità e capacità di apprendimento dei bambini.
Alla fine sono intervenute le autorità scolastiche, che hanno richiamato la
scuola imponendo l’interruzione del “servizio di abbracci”, e anche la
restituzione del denaro alle famiglie che avevano pagato il servizio.
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