Un uomo
ha problemi urinari e si reca dall'urologo. Con sua grande sorpresa, si trova
davanti una giovane e splendida donna. La dottoressa gli chiede di spogliarsi e
di sdraiarsi sul lettino. Lui, imbarazzato, le fa capire che si vergogna.
Lei lo
rassicura e lo convince:
-"Sa"
- dice con atteggiamento sicuro e professionale - "per me un malato è come
un atlante di anatomia. Perciò capisco la sua timidezza, è umana, ma le
assicuro che non c'e' alcuna ragione che la giustifichi". L'uomo si
spoglia.
-
"Per prima cosa" - dice l'altra - "voglio controllare il têsticølø
destro. Mi raccomando: dica sempre trentatre durante la palpazione".
-"Trentatre".
-"Mi
pare che non ci siano problemi". "Ora le palperò il têsticølø
sinistro. Mi raccomando: si ricordi di dire trentatre".
-"Trentatre".
-"Non
trovo nulla di strano nemmeno qui". "Aspetti però che voglio sentire
in che condizioni e' il pêñê. Non dimentichi di dire trentatre".
E l'uomo:
-"Uno, due, tre, quattro, cinque... "